ART DIRECTOR: MARIA GABRIELLA DAMIANI

BARDHYL ALIBALI

Biografia

Bardhyl Alibali è un artista di origini albanesi. Si avvicina giovanissimo all’arte e si specializza in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Tirana. Le opere di questa prima fase sono caratterizzate da un gusto classicista, che risente degli insegnamenti accademici di regime. In un secondo momento si trasferisce in Italia, a Firenze, dove tutt’oggi vive e lavora e frequenta l’Accademia delle Belle Arti.
Nel confronto con artisti di differenti culture, la sua pittura si evolve.
“Attratto dalle potenzialità costruttive del colore, Bardhyl usa la spatola per creare basi materiche dense di effetti luministici e di contrasti che fanno da supporto ad una trama segnica realizzata proprio con il colore, steso preferibilmente mediante delle siringhe, alla maniera di Pollock, ma personalizzato in modo da definire nettamente le immagini che conquistano lo spazio, acquistando concretezza e dinamismo nelle rappresentazioni di vedute urbane, con le biciclette appoggiate ai muri sbreccati di qualche vicolo del centro storico fiorentino, oppure di cantieri navali o porti che riconducono alla terra d’origine dell’artista.
Infatti, Bardhyl che è anche un eccellente disegnatore e ritrattista capace di indagare nell’interiorità del soggetto, dimostra di saper connettere la precisione e l’acutezza grafica ad una gestualità di matrice espressionista-informale a cui ha saputo conferire la propria identità artistica.
Vibrano di un soffio primordiale i paesaggi plasmati da morbide tonalità quasi monocromatiche che vanno dal rosso a tutta la gamma dei bruni, dei marroni e dei grigi, lasciando intuire visioni velate dalla memoria. Nell’intimo dialogo con la natura, lievitano profili e immagini realizzati attraverso un reticolo di filamenti cromatici che si distendono, si sovrappongono e si aggrovigliano ordinatamente, formando rilievi volumetrici e soluzioni prospettiche di assoluta suggestione.
L’artista avverte profondamente il senso della forma e del colore quali elementi in grado di fondersi, divenendo un’unica entità viva e palpitante. La sua poetica si dispiega attorno alla forza della materia, che ora si addensa e si incupisce in accostamenti dissonanti, ora si dissolve e si accende in squarci di luce, seguendo una tensione emotiva che imprime un andamento dinamico alle composizioni, sempre nella piena adesione alla realtà in continuo divenire, a quel sentirsi nell’immenso respiro della natura”.

Gabriella Gentilini

Opere

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