ART DIRECTOR: MARIA GABRIELLA DAMIANI

VANIA ELETTRA TAM

Biografia

Vania Elettra Tam è una pittrice nata a Como, ma formatasi artisticamente a Milano, la città in cui vive.

“Fin dalla prima infanzia ho sempre avuto una matita in mano ed essendo comasca il mio primo lavoro non poteva che essere nel campo del disegno tessile. Ma a 35 anni ho deciso di mollare tutto e di dedicarmi esclusivamente alla carriera artistica. Quasi subito sono stata invitata a realizzare una personale in uno spazio istituzionale della mia città natale. Questa mostra si è rivelata per me fondamentale, sia perché è stata un’importante iniezione di fiducia, sia perché ha messo a fuoco quella che sarebbe divenuta la mia cifra stilistica.

La mia poetica consiste nell’analizzare la vita di tutti i giorni sottolineando con ironia gli aspetti più paradossali e surreali della quotidianità. Per esempio in ConTAMinAzione, la mia prima antologica del 2017 al Palazzo della Ragione di Mantova, il mio alterego si prende umilmente cura dell’oculo della Camera degli Sposi del Mantegna. Il titolo ConTAMinAzione è stato coniato per sottolineare come nella mia arte convergano altre forme espressive quali il fumetto, l’illustrazione, la pubblicità. Talvolta, inoltre, rompendo le barriere del tempo, inserisco elementi anacronistici o realizzo esseri futuribili metà uomo e metà macchina, come sta avvenendo nei miei ultimissimi lavori.

Credo che il compito di un artista sia quello di calarsi nella realtà che lo circonda, impegnandosi non solo a livello estetico. Ad esempio durante la quarantena ho creato alcune opere che testimoniano la difficoltà del momento, ma che comunque lanciano anche un messaggio di speranza e indicano una via per superare le difficoltà. Credo molto nella capacità dell’arte di trovare nuove soluzioni proprio grazie alla creatività e all’universalità che la caratterizzano. Rivedendo alcuni miei dipinti del passato mi sono resa conto di come molti di questi sembrino anticipare i tempi, quasi a confermare uno slogan mutuato da Lamberto Pignotti “l’arte lo dice prima, l’arte lo dice meglio”. (V. E. Tam)”

Vania Elettra Tam da circa un ventennio ha operato in campo artistico non solo come pittrice ma anche co-gestendo per un certo periodo la Wannabee Gallery di Milano. Inoltre è stata caporedattore di Frattura Scomposta contemporary art magazine ed ha tenuto, per oltre un anno, la rubrica dell’arte sulla rivista Playboy Italia.

Tra le più importanti mostre della Tam va ricordata la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia diffuso di Sgarbi a Palazzo Te di Mantova. Nel 2011 viene invitata da Edoardo di Mauro alla selezionatissima collettiva “Un’altra storia” a San Carpoforo a Milano. L’anno successivo partecipa alla mostra internazionale “Perturbaciones” al Museo Nacional de Bellas Artes a L’Habana. Nel 2013 Ferdinando Creta la invita come esponente della migliore arte al femminile a “Iside Contemporanea” al Museo Arcos di Benevento. Nel 2016 Franca Marri cura la sua personale “Kanon Regole Ferree” a Trieste, mostra presentata dal Edward Lucie-Smith. Nel 2016 tiene la personale “Oko 10”, in qualità di special guest, al Šibenik City Museum in occasione dell’International Children’s Festival Croato. Nel 2017, al Palazzo della Ragione, il Comune di Mantova realizza la sua antologica «conTAMinAzione» a cura di Carlo Micheli. Ha partecipato alle edizioni 2016 e 2017 di Wopart Art Fair a Lugano. Nel 2019 “ConTAMinAzione” viene presentata a Palazzo Ducale di Genova a cura di Virginia Monteverde. Sempre a cura della Monteverde partecipa a “Leonardesca” nelle prestigiose sedi del Museo di Sant’Agostino di Genova e poi del Castello dei Duchi di Pomerania di Stettino in Polonia. Ha realizzato lo stendardo per il Palio di Montagnana del 2019, esposto all’interno della sua personale a Castel San Zeno. Le sue opere fanno parte della collezione del Museo Parisi Valle di Maccagno (VA), del Museo di Palazzo Te di Mantova, della Direzione nazionale Cgil di Roma e della collezione CAB Art Gallery di Amman in Giordania. Oltre ai critici già citati, del suo lavoro hanno scritto anche Ivan Quaroni, Igor Zanti, Alessandra Redaelli, Vincenzo Giulio Farachi, Claudio Rizzi, Carlo Ghielmetti, Sergio Gaddi…

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