Stefano Baroni
Biografia
Stefano Baroni nasce a Viareggio.
Per molti anni fotografa il mondo della cultura italiana collaborando con le più importanti case editrici nazionali come Einaudi, Rizzoli, Mondadori, Skira, e con il New York Times.
Nel 1999 tiene la personale Vanitas presso il Museo dell’Illustrazione di Ferrara e partecipa alla collettiva Metamorfosi della realtà presso il Palazzo Mediceo di Seravezza.
Dal 2007 ha avviato una ricerca personale che, partendo dalla fotografia come riproduzione della realtà, approda all’astrattismo digitale con interventi manuali.
Nel 2008 espone presso la Rotonda Foschini e Piazza Sant’Anna a Ferrara con la personale A ruota libera. L’anno successivo tiene la personale Kúge alla Galleria Ma Maison di Pietrasanta.
Nel 2011 partecipa alla 54a Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi, con un’opera della serie Animula, esposta al Padiglione Italia presso Il Palazzo delle Esposizioni, Sala Nervi di Torino.
Nel 2012, con una personale, espone Animula e Fast generation presso la galleria Paola Raffo Arte Contemporanea a Pietrasanta e nel 2013 è allo spazio Blu Corner di Carrara con Digital mutations e, per la prima volta, a Roma alla Galleria Fondaco, con Animula. Nel 2015 è di nuovo alla Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea con la mostra Gan Eden. E poi con Icarus e Ruber partecipa a Cartasia 2016, Biennale Internazionale della Carta, presso il Palazzo Ducale di Lucca. Nello stesso anno è alla collettiva Zeelong Space, alla galleria Vishal Grote Markt di Haarlem, in Olanda, sempre con Icarus. Nel 2017 tiene la personale Icarus presso lo spazio Etra studio Tommasi a Firenze. Nel 2018 torna ancora a Roma, al Caffè Babette di via Margutta, con Portraits_Il cinema di Stefano Baroni, che lo ospita ancora nel 2022 con la mostra FEB_Flowers Ephemeral Beauty, ultima serie esposta nell’estete dello stesso anno per la prima volta alla Ramsay Sculpture gallery di Pietrasanta.
Hanno scritto di lui, tra gli altri, Giosetta Fioroni, Cesare Garboli, Enrico Mattei, Diego Mormorio, Carlo Pasi, Francesco Poli, Eileen Romano e Massimo Vitali.
Artista gestito in condivisione con l’architetto Francesca Romana Marino, Roma.