MASSIMO RUIU
il verso del piombo, il colore della cenere
a cura di Ilaria Caravaglio
10 maggio – 6 giugno 2025
Orizzonti Arte Contemporanea
Piazzetta Cattedrale, Centro Storico, Ostuni
La mostra si configura come un percorso poetico ed immersivo che intreccia memoria, assenza e livelli di lettura stratificati. L’allestimento mette in dialogo due cicli distinti ma complementari: il ciclo del Piombo, composto da opere realizzate con pallini da caccia e materiali metallici, e il ciclo delle Ceneri, costituito da reliquiari in vetro smaltato contenenti ceneri di libri. Entrambe le serie di opere affrontano la tensione tra presenza e sparizione, materia e idea, in un continuo confronto tra violenza e memoria, sacralità e perdita.
Ruiu, artista pugliese classe 1961, con base a Roma, è noto per la sua ricerca concettuale e interdisciplinare, tesa ad esplorare tematiche legate ai bisogni umani più intimi e profondi, utilizzando una varietà di tecniche e linguaggi, tra cui installazioni, disegni, fotografia e video. Negli anni, ha sviluppato una poetica che si fonda sulla forza del non-visibile, dell’assenza come presenza attiva.
Dai “buchi neri” delle Ombre assolute ai “libri di cenere”, Ruiu costruisce un linguaggio estetico che rifiuta l’eccesso d’immagine contemporaneo per concentrarsi sul “non”, sull’essenziale.
Nel ciclo del Piombo, spiccano opere come Il verso del piombo (2021 e 2023), in cui piatti in ferro smaltato sono cosparsi di pallini da caccia che compongono sagome di uccelli, evocando una bellezza minacciata, congelata in un istante di aggressione sospesa. In La colomba della guerra cova una palla di cannone (2025), tra le più recenti produzioni ed esposta per la prima volta, l’ironia amara del titolo si concretizza nell’uso di resina e piombo, simboli di fragilità e pesantezza.
Altri lavori come Saturno (2024) e A bassa quota (2025), realizzati a olio e piombo su tela o tavola, mantengono una leggerezza pittorica di superficie che si contrappone alla densità del materiale, offrendo un contrasto visivo e concettuale che rimanda al mito e all’immanenza.
Il ciclo delle Ceneri, invece, propone una riflessione più intima e lirica sulla memoria culturale. Le opere come Il riposo del poeta (1998), che contiene le ceneri del libro Ossi di seppia di Montale, o Le memorie di Adriano (1998), dedicata al capolavoro di Marguerite Yourcenar, sono veri e propri altari laici, sui quali il sapere bruciato diventa simbolo della transitorietà della conoscenza. L’uso del vetro smaltato conferisce loro una dimensione sacrale, ma anche precaria, come se ogni reliquia potesse infrangersi sotto il peso del tempo. Lo stesso senso di sacralità che trasuda da L’uomo di fumo (1998), in cui il fumo, elemento effimero e mutevole, diventa un medium che, utilizzato sulla carta, richiama l’impermanenza della vita, il mistero, il cambiamento, pregno di valore filosofico, oltre che spirituale.
La mostra si sviluppa in un allestimento misurato, in cui l’intimità della Project Room favorisce un rapporto diretto e meditativo con le opere. La disposizione delle installazioni stimola un movimento lento, quasi liturgico, che invita il pubblico non solo a guardare, ma a farsi custode del silenzio e della contemplazione che le opere richiedono.
Le opere esposte suscitano inevitabilmente una riflessione sul valore della memoria, sulla violenza insita nella nostra natura e sulla fragilità della conoscenza, elementi che caratterizzano da sempre la ricerca dell’artista.
Il verso del piombo, il colore della cenere rappresenta una tappa significativa nel percorso di Massimo Ruiu, che si conferma come una delle voci più intense e coerenti del panorama artistico contemporaneo italiano. La mostra è un atto poetico e politico insieme, una denuncia silenziosa e potente della violenza insita nei gesti quotidiani e della fragilità dei saperi, destinati a dissolversi come fumo o a precipitare come piombo.
Biografia
Nato a S. Severo (FG) nel 1961, si laurea in Storia dell’Arte contemporanea nell’89 e svolge la propria attività artistica ed espositiva a partire dal 1984. La sua ricerca artistica ha, come propria costante, una tensione poetica che focalizza una serie di tematiche legate ai bisogni umani più intimi e profondi. Tali contenuti si sostanziano, di volta in volta ed in relazione ai contesti, in opere realizzate attraverso il ricorso a tecniche e linguaggi diversificati: installazioni, diaproiezioni, video, videoinstallazioni, disegni, fotografia. Massimo Ruiu attualmente vive e lavora a Roma.
Massimo Ruiu
il verso del piombo, il colore della cenere
a cura di Ilaria Caravaglio
Dal 10 maggio al 6 giugno 2025
Orario visite:
dal lunedì al sabato 10.30-14.30 e 16.30-18.30
domenica solo mattina
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico) 72017 Ostuni (Br)
Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506
info@orizzontiarte.it – www.orizzontiarte.it
F: Orizzontiartecontemporanea
Communication Manager
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