ART DIRECTOR: MARIA GABRIELLA DAMIANI

VINS SEMERARO

Biografia

Vincenzo Semeraro, in arte Vins, è un graphic designer di professione e artista per passione. Sperimenta l’arte attraverso vari linguaggi: digital art, video art, pittura, scultura. Inizialmente percorre una ricerca sul corpo, attraverso l’arte digitale. ‘È il disordine e l’accavallarsi di eventi, passioni, materiali, strumenti, il mio percorso elettivo. Guidato da questo caos espressivo ho trovato la mia voce, e così ho proseguito, lasciandomi andare all’eventuale, al caousuale’. Col tempo la sua ricerca ritorna alle origini della materia, dando forma a nuove opere dettate dall’impulso materico, sperimentando tecniche che attraversano l’opera, dipinta, modellata, logorata, vissuta.

‘Dalle mani l’ impulso, dalla materia la sovrapposizione, dalla ricerca la continuità ‘. Le opere sono realizzate con l’utilizzo di un impasto a base di cartapesta, polvere di cemento, maizena, colla e olio industriale. La composizione dell’impasto favorisce un buona lavorabilità/modellazione, garantendo una lunghissima tenuta e durata. La tecnica inizia con il primo step di base simile a quello della lavorazione classica della cartapesta. Per cui avviene una prima stratificazione di carta ( io utilizzo il cartone da imballo, lasciandolo macerare con una minima quantità di colla vinilica ). Sulla struttura “stratificata” ( e ben essiccata ) che viene a crearsi inizio l’applicazione dell’impasto poco per volta. Gli elementi che compongono questo impasto fanno si che la resa sia estremamente resistente ( quasi pietrosa e legnosa ) ma non pesante, e soprattutto molto naturale. Infatti la percezione tecnica dell’opera non è facilmente attribuibile all’utilizzo della cartapesta in quanto rende più l’idea di un opera realizzata in pietra. “Le opere fanno parte di una serie il cui fulcro concettuale è quello della femminilità intesa come ”donna, madre, protettrice, osservatrice, lavoratrice”. Le forme sviluppate in senso longitudinale intendono evidenziare una imponenza delicata e materna, tra terra e cielo, al di sopra delle parti, con delicatezza e staticità. Le forme arrotondate e basse intendono evidenziare una femminilità contenitrice, materna. Sono forme di perfezione nella loro imperfezione. Osservatrici, statiche, ma generatrici.”

Opere

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