ART DIRECTOR: MARIA GABRIELLA DAMIANI

CLAUDIA MARGADONNA

Biografia

Quando dipingo, le immagini sembrano scaturire dal profondo per comparire magicamente sulla tela, come se il movimento delle mani anticipasse il pensiero. Energia vitale che si materializza. Possibilità di dare corpo alla mia anima, alla mia fantasia, ai miei fantasmi. Procedendo, il lavoro diviene più intenzionale nella ricerca di un’armonia tra colori e forme. Spesso la mia esplorazione si situa al limite tra figurazione ed astrazione. Come un alchimista amo combinare i colori, i materiali e le tecniche. Pennellate veloci, gocciolature, sfumature, sovrapposizioni, vuoti, pieni, luce, olio, acrilico, acqua, tela, espressione, emozione, senso di libertà. Pittura come percorso sensoriale e spirituale.

Ho sempre dipinto per diletto e in maniera saltuaria da quando ero una ragazza. Cresciuta tra le tele e i colori di mio padre, spesso lo guardavo dipingere e lui era curioso di conoscere la mie impressioni. È intorno al 2005 che ho cominciato a dipingere sempre più assiduamente finché la pittura è diventata una vera e propria necessità. Non posso più fare a meno di pensare o esprimermi attraverso la pittura. Il gesto creativo è liberatorio ed appagante, il mio lavoro è fatto di forte gestualità e contatto fisico con il supporto. La prima fase in cui lavoro a una tela è sempre molto elettrizzante e libera, mi muovo con gesti automatici e istintivi così rapidi che precedono il pensiero. Successivamente la mia eccitazione si placa e lascia il posto ad un lavoro più intenzionale, nella ricerca di un’armonia tra colori e forme.

Traggo ispirazione dalla natura nelle sue infinite forme. Vegetazione rigogliosa, fiori dai colori sorprendenti, alberi, rami e foglie che si intersecano, acque cristalline, legno, il profumo della terra umida, frutti esotici, paludi, caverne, profili di montagne, la spuma del mare.. A volte prendo spunto da fotografie scattate nei miei viaggi o nella mia vita quotidiana oppure da fotografie scelte su riviste e giornali. Molto spesso invece mi lascio andare al libero fluire della pennellata e del colore lasciando che singole immagini introiettate nel corso degli anni appaiano come per magia sulla tela. Quando scorgo un accenno di forma, mi ci addentro facendo un inaspettato viaggio in un paesaggio sconosciuto, salvo poi fermarmi prima che l’aspetto descrittivo prenda il sopravvento. Mi piace fermarmi nel momento in cui riesco ad evocare qualcosa senza delinearlo in maniera troppo definita. Mi piace che il viaggio che ho appena percorso possa essere intrapreso anche da colui che guarda, magari approdando con la propria immaginazione in una territorio ancora diverso. È un viaggio interiore che compio, con continui rimandi alla realtà esterna e all’esperienza vissuta. Quando dipingo, cerco di lasciare emergere qualcosa in superficie, come quando si ritorna da un sogno…

Amo combinare colori e tecniche diverse. Olio, acrilico, smalto, acquarello, più o meno diluiti o più o meno pastosi. Alterno sovrapposizioni di colori, sfumature, gocciolature, pennellate, spatolate, privilegiando gli effetti imprevedibili dovuti ad accostamenti delle diverse tecniche e dei colori.

Gli artisti che sono un punto di riferimento nella mia educazione e nella mia poetica sono Monet, Nolde, De Stael, l’espressionismo astratto americano, C.Y.Twombly, Basquiat, Peter Doig, Zimmer, Frangi…