ALBERTO ZAMBONI
Biografia
Alberto Zamboni nasce a Bologna nel 1971 dove tuttora vive e lavora.
Si diploma all’accademia di belle arti di Bologna con una tesi sui viaggi di Magellano, illustrandone in maniera immaginaria i punti salienti attraverso la lettura del diario di bordo di A.Pigafetta.
Svolge fin da subito la sua attività pittorica con particolare attenzione a certe impressioni suggerite da letture di viaggi antichi.
Ora la sua pittura è improntata sulla ricerca atmosferica, che negli ultimi anni trova enormi spunti attraverso le letture di G.Simenon e H.Melville.
Collabora con diverse gallerie tra l’Italia e l’estero e oltre la pittura nutre interesse verso il mondo dell’illustrazione.
I dipinti di Alberto Zamboni sono ad olio su tela e rappresentano paesaggi immaginari in cui si evoca, attraverso un’atmosfera luminosa, una narrazione di tipo fiabesca, legata alla necessità di mettere a fuoco il concetto dell’incanto.
Serie “Controluce”
“C’è un mondo immaginario da scoprire e svelare, la luce coglie ed avvolge particolari che emergono ed appaiono come visioni, sogni.
I protagonisti sono intravisti e circondati da un’atmosfera che sfuma i colori e corrode i contorni, diventano figure vagabonde, libere nel tempo.
Le cose ritornano sotto un’altra luce, diventano uno stato d’animo, una visione intima legata a un ricordo vissuto o solo immaginato, un particolare sedimentato nell’intimità dell’anima. Così il colore si diffonde libero e nella sua variazione monocroma svela paesaggi, città, passeggeri in attesa o solo sagome intraviste da un finestrino di un treno, vecchi stadi e goleador che se ne vanno palla al piede”. (A. Zamboni)
Serie “Deep-Vista Mare”
In questa serie si indagano pittoricamente fondali marini dove emergono meduse, pesci e forme non identificate. Sono sovrapposizioni di colori, che conferiscono un tono astratto omogeneo alla tela inizialmente grezza, che viene appoggiata parzialmente ad un supporto, per dare maggiormente un’idea di leggerezza.
Il tutto diviene testimonianza del passaggio dell’acqua marina, come sindone antica, come fossile di un mare remoto, tele imbevute e fatte asciugare al sole e al vento del mare.