a

ART DIRECTOR

MARIA GABRIELLA DAMIANI

Alla scoperta del Salento: le casiceddhre di Noha e l’insegnamento del loro Piccolo angelo

NOHA – C’era una volta, nel cuore del Salento, un paese piccolo, anzi piccolissimo, che custodiva un misterioso tesoro di cui pochi  parlavano.

Potrebbe essere l’incipit di una favola, e invece è tutto vero. Il paesino in questione è Noha, frazione di Galatina, e il tesoro di cui tutti parlano, sono le Casette del piccolo angelo.

Tutto ebbe inizio circa un secolo fa, quando Cosimo Mariano, appassionato di arte e architettura, si cimentò nella costruzione di piccole case e palazzi in pietra studiate in ogni particolare.

Si tratta di 3 edifici conosciuti anche come casiceddhre, che si trovano sulla terrazza di una delle corti del palazzo Galluccio, un tempo castello. La più alta, il campanile, non supera i 2  metri.

È già questo di per sè basterebbe a lasciar viaggiare la fantasia, soprattutto perché viste le dimensioni, sarebbero le dimore ideali per gli sciacuddhi, i dispettosi e simpatici folletti di cui la memoria popolare della Grecìa Salentina è piena.

Ma c’è dell’altro.

Le casette infatti, sono solo una parte della storia, quella che tutti conoscono e possono documentare, ma tutt’intorno alle casette, sono nate una serie di leggende e ipotesi, che dai folletti approdano alla narrazione di Massimo Negro, che si conclude con una morale.

Nel castello di Noha, narra, viveva un piccolo principe, ma a differenza di tutti gli altri bambini, non poteva uscire dalla sua stanza perché affetto da una misteriosa malattia.

Continua a leggere su:

Fonte: Pugliaplanet

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments